Atelier Basile: un marchio etico di maglieria di lusso?

Copertina Atelier Basile

Ate­lier Basi­le è un mar­chio bel­ga di maglie­ria di lus­so a con­du­zio­ne fami­lia­re. I loro desi­gn tra­di­zio­na­li incon­tra­no colo­ri bril­lan­ti e inno­van­ti. Ate­lier Basi­le affer­ma anche com­bat­te­re il fast fashion con pra­ti­che eti­che e soste­ni­bi­li.

Chi è Atelier Basile?

Ate­lier Basi­le appar­tie­ne a Karen Verhey­den e Loui­se Regnier. Karen è respon­sa­bi­le del­la gestio­ne e degli affa­ri. Loui­se si occu­pa del­la dire­zio­ne crea­ti­va. Sono anche madre e figlia.

Karen è don­na d’af­fa­ri da mol­ti anni e impren­di­tri­ce indi­pen­den­te dal 2006. Pri­ma di diven­ta­re com­pro­prie­ta­ria di Ate­lier Basi­le, ha avu­to una car­rie­ra nel­le ven­di­te pres­so Blac­k­ber­ry e nel per­so­nal bran­ding pres­so a MPRES­SIONS. Ora è la diret­tri­ce azien­da­le di Ate­lier Basi­le.

Loui­se è lau­rea­ta in Mar­ke­ting dal pro­gram­ma Busi­ness Mana­ge­ment across Euro­pe. Attra­ver­so di esso, ha stu­dia­to a Bar­cel­lo­na (Spa­gna), Lim­bur­go (Bel­gio) e Ren­nes (Fran­cia). Ora è la diret­tri­ce crea­ti­va di Ate­lier Basi­le.

Karen (a sini­stra) e Loui­se (a destra) in posa per una foto (dal Loo­k­book Autun­no-Inver­no 2023 di Ate­lier Basi­le)

“Love is all we knit.”

Fir­ma del mar­chio Ate­lier Basi­le

La fir­ma del mar­chio (e l’a­do­ra­bi­le rife­ri­men­to ai Bea­tles) si tra­du­ce nel­la con­vin­zio­ne di crea­re una “maglie­ria sen­za tem­po che non cono­sce sta­gio­ni”. Ate­lier Basi­le com­bat­te la fast fashion uti­liz­zan­do fila­ti resi­sten­ti e natu­ra­li, con pez­zi uni­ci e lavo­ra­ti a mano.

Autunno-Inverno 2023 alla Paris Fashion Week.

Fede­li al loro sco­po, i loro colo­ri chia­ri e lumi­no­si si scon­tra­no con l’o­scu­ri­tà del­l’in­ver­no. La tra­di­zio­na­le tec­ni­ca tes­su­ta a mano mostra colo­ri e moti­vi uni­ci.

Il capo pre­fe­ri­to di Loui­se è un maglio­ne a righe colo­ra­te con filo in ecces­so.

Loui­se Regnier, diret­tri­ce crea­ti­va di Ate­lier Basi­le con il suo capo pre­fe­ri­to del­la col­le­zio­ne Autun­no-Inver­no 2023.

Sostenibilità. Verso il futuro.

Ate­lier Basi­le uti­liz­za fila­ti natu­ra­li per i loro pez­zi. Que­ste fibre sono bio­de­gra­da­bi­li. Il tes­su­to prin­ci­pa­le uti­liz­za­to dal brand è il mohair, un lus­suo­so tipo di fila­to mor­bi­do al tat­to e resi­sten­te agli attac­chi ester­ni.

Una capra d’an­go­ra, la raz­za da cui vie­ne tes­su­to il mohair (foto­gra­fia di Jes­si­ca Bur­nett)

Esplo­ra altri mar­chi di moda soste­ni­bi­le nel­la nostra cate­go­ria dedi­ca­ta.

Karen e Loui­se sem­bra­no esse­re attac­ca­te ad un pro­ces­so di pro­du­zio­ne eti­co ed equo per i loro pro­dot­ti di moda soste­ni­bi­li. Inve­ce di lavo­ra­re con una fab­bri­ca con­ven­zio­na­le, han­no scel­to di assu­me­re un’im­pre­sa socia­le in Bul­ga­ria per gesti­re la pro­du­zio­ne.

Que­sto grup­po lavo­ra con don­ne che rea­liz­za­no model­li a mano da casa, assu­men­do­li e retri­buen­do­li in modo giu­sto. Que­sta strut­tu­ra tra­sfor­ma la tes­si­tu­ra in un lavo­ro più mor­bi­do, con cari­chi di lavo­ro e ora­ri adat­ta­bi­li.

Ate­lier Basi­le non ha volu­to con­di­vi­de­re il nome di que­sta orga­niz­za­zio­ne. Non si fa men­zio­ne di que­sta strut­tu­ra su la loro pre­sen­ta­zio­ne onli­ne o men­zio­ni lega­li. In qua­li­tà di busi­ness mana­ger e com­pro­prie­ta­ria del mar­chio, Karen dichia­ra di pre­fe­ri­re man­te­ne­re segre­to il suo nome per pro­teg­ge­re que­sta impre­sa dai con­cor­ren­ti.

Don­na anzia­na che lavo­ra la maglia sul­la sezio­ne Chi sia­mo di Ate­lier Basi­le

Il mer­ca­to del­la maglie­ria in Euro­pa è fero­ce e lo sta diven­tan­do sem­pre di più, quin­di com­pren­dia­mo que­sta deci­sio­ne. Ma non lo applau­dia­mo. La tra­spa­ren­za è la spi­na dor­sa­le di ogni for­ma di moda soste­ni­bi­le ed eti­ca.

Il rifiu­to di Ate­lier Basi­le di con­di­vi­de­re fat­ti pre­ci­si o veri­fi­ca­bi­li sul pro­prio pro­ces­so pro­dut­ti­vo ci ha reso scet­ti­ci riguar­do alla discus­sio­ne del mar­chio sul­la nostra piat­ta­for­ma. Spe­ria­mo di poter even­tual­men­te veri­fi­ca­re que­ste infor­ma­zio­ni e con­di­vi­der­le, come esem­pio di cosa potreb­be somi­glia­re fare il bene nel­l’in­du­stria del­la moda.

Scrit­to da Malu Ben­ja­min
13 mar­zo 2023

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