Che cos’è il “Greenhushing”?
Il greenhushing è emerso come concetto contemporaneo nell’ambito della responsabilità ambientale. Forse conoscete il “Greenwashing”. È comune nella moda. I marchi lo usano per apparire ecologici con affermazioni fuorvianti.
Il termine “greenhushing” è l’ultima aggiunta a questo lessico e si riferisce a situazioni in cui un marchio tace deliberatamente sui propri risultati, anche se sono sinceramente ben intenzionati e credibili.
“GREENHUSHING” : NUOVO GREENWASHING?
In un momento in cui i consumatori iperinformati, e in particolare le nuove generazioni X, Y e Z, cercano sempre più marchi attenti alla propria impronta di carbonio e alle pratiche di produzione etiche a causa dell’accelerazione del riscaldamento globale degli ultimi anni, alcuni marchi scelgono di non pubblicizzare i propri sforzi ambientali.
Nel greenhushing non si fanno dichiarazioni o si minimizzano gli elementi, anche quando le pratiche sono positive. I marchi optano per una comunicazione discreta, potenzialmente ostacolando la visibilità del loro impegno ambientale, ma questo può impedire loro di:
- Raggiungere i consumatori eco-sensibili,
- Costruire una reputazione del marchio sostenibile e responsabile, ecc.
CHE COSA NE DICE ALL’INTERNO DELL’INDUSTRIA DELLA MODA
Si tratta di una tendenza che si sta già facendo sentire nella moda e non solo. Il greenhushing si contrappone al greenwashing e potrebbe ostacolare i progressi ambientali invece di agevolarli.
Le aziende che condividono la loro esperienza possono ispirare gli altri e creare una pressione tra pari”. — Karine Basso
In effetti, si potrebbe considerare il greenhushing un aspetto essenziale del viaggio, che sottolinea gli sforzi sostanziali necessari per progredire verso un’industria della moda più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Durante la COP 27 in Egitto, tenutasi dal 6 al 18 novembre 2022, le Nazioni Unite hanno evidenziato una tendenza recente osservata tra alcune aziende. Hanno descritto il “greenhushing” come una pratica adottata da troppe aziende. Secondo le Nazioni Unite, il “greenhushing” è quando le aziende si presentano come paladine del cambiamento climatico pur nascondendo deliberatamente le specificità del loro impegno ambientale.
La domanda è: “Perché alcuni marchi scelgono di mascherare i propri sforzi ambientali?”
I marchi possono impegnarsi nel greenhushing perché:
- Paura delle conseguenze, paura di essere accusati ingiustamente di greenwashing e di non fare abbastanza per la causa ambientale perché valorizzare le proprie azioni ambientali è ormai diventata una vera sfida per i brand,
- Paura di comunicare male, di scegliere i termini sbagliati da utilizzare e quindi di incidere sull’immagine del proprio marchio,
- Paura di avere effettivamente qualcosa da nascondere, perché sotto il silenzio possono nascondersi azioni positive. A volte il silenzio o la vaghezza possono segnalare problemi nascosti.
Affermare che qualcosa è “sostenibile” suggerisce la capacità di tracciare tutta la sua filiera, a partire dal reperimento o estrazione delle materie prime nel caso dei tessuti sintetici, fino ai processi di finissaggio. Di conseguenza, esiste il rischio di controlli e potenziali conseguenze se non riusciamo a comprovare ogni aspetto di questa affermazione di sostenibilità.
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